L’esigenza di provvedere stabilmente all’assistenza spirituale dei militari ha origini antichissime: sembra dai tempi di Costantino.
L’ordinariato militare in Italia è assimilata a una diocesi; ha giurisdizione su tutti i militari delle Forze Armate ed è retto attualmente dall’arcivescovo Santo Marcianò.
La figura e la missione di un cappellano è ricordata in una emissione degli Stati Uniti del 1948 in memoria di quattro cappellani che il 3 febbraio 1943 si trovavano su un piroscafo, il Dorchester, che trasportava truppe in Europa.
Mentre navigava al largo delle coste della Groenlandia, venne attaccato da un sottomarino tedesco e colpito in pieno da un siluro. Fu subito evidente che alla nave sarebbero mancati poche decine di minuti prima di affondare e che non c’era tempo per organizzare i mezzi di salvataggio.
I quattro cappellani, due protestanti, un ebreo e un cattolico passarono i loro salvagenti agli altri soldati e, consapevoli dei loro doveri, si intrattennero a soccorrere i feriti e a pregare con quelli che non erano in grado di salvarsi. Perirono con altri settecento dei mille uomini che si trovavano sulla nave.
Fu un atto di puro eroismo e un esempio di carità portato al più estremo sacrificio.
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