Agli albori il francobollo, oltre ad assolvere il suo servizio postale, doveva rappresentare anche nel mondo la forza e il prestigio dello Stato che lo emetteva e l’immagine in cui tutto il popolo si riconosceva era quella del Sovrano o del suo Capo Politico. In seguito in “vignetta” si è pensato di mostrare anche altri soggetti non solo politici e allargandosi poi sui temi più svariati.
Gli avvenimenti che hanno portato al termine del secondo conflitto mondiale hanno visto sul campo l’opera di personaggi diventati rappresentativi per i rispettivi paesi; la Francia ha il suo: da combattente della resistenza a Presidente per un decennio. Stiamo parlando del generale Charles De Gaulle
Di conseguenza ha avuto innumerevoli riconoscimenti in campo filatelico, riportati con ampie informazioni da Gerard Boud’hors in questo bel volume .
Interessante la disamina che l’autore fa sui paesi emittenti e che qui riportiamo:
Francia e dipendenze 58 emissioni di cui 20 in vita e 38 postume
Stati di area francofona 72 emissioni di cui 72 in vita e 59 postume
Altri Stati 34 emissioni di cui 29 in vita e 5 postume
A parte sono poi riportate le emissioni dei cosidetti “trucial states” che da par loro secondo consuetudine primeggiano sopra tutti gli altri gruppi con ben 316 emissioni di cui 108 in vita e 208 postume.
In totale il nostro generale può dire di essere stato considerato da 51 Paesi con un totale di 480 emissioni, in gran parte meritate per il suo contributo a ristabilire l’ordine mondiale.
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