Abituati ad emissioni che celebrano anniversari di scarso valore ed interesse pubblico, anche per questo “dentellato” apparso il 2 settembre in molti si saranno chiesti le ragioni di questa uscita.
Tralasciando la scelta discutibile della grafica e dell’alto valore facciale vogliamo invece evidenziare, da tematici, la storia che c’è dietro e che, riportandoci appunto indietro di un secolo, ci racconta di un simbolo dell’operosità , dell’attività contadina, umana e industriale del Mezzogiorno. Infatti l’ex tabacchificio Farina rappresenta una realtà che ha consentito in particolare alle donne, le cosiddette ‘tabacchine’, di avviare un graduale percorso di emancipazione fin dagli anni del secondo dopoguerra.
La storia del tabacchificio ha inizio nel 1921 e attraversa il dopoguerra, il boom economico e la crisi del settore sul finire degli anni ‘60. Un percorso comune ad altre manifatture diffuse sul territorio, fisicamente separate ma unite da una comune matrice di sviluppo. Si trattava non solo di industrie ma di veri e propri villaggi produttivi sorti intorno ad esse, incredibilmente innovativi per quei tempi, con abitazioni per i lavoratori, scuole, chiese, asili, circoli ricreativi e luoghi di identità ̀comunitaria e di appartenenza.
L’iniziativa avrà una appendice anche presso la Mostra Internazionale del Cinema di Venezia sabato 4 settembre alle ore 14, dove presso gli spazi espositivi dell’Istituto Luce ci sarà una presentazione dedicata all’emissione del francobollo. L’evento sarà trasmesso in diretta dal sito dell’Italian Pavilion a partire dalle ore 14 di sabato 4 settembre – https://italianpavilion.it/
Lascia un commento