Quest’anno è giusto ricordare tra tutte le donne in modo particolare quelle ucraine che soffrono in piena guerra, sotto le bombe, con i compagni al fronte e con un futuro buio per i loro bambini.
Filatelicamente due personaggi del passato ci ricordano la forza del genere femminile:
la principessa Olga di Kiev (879-969) e la sultana Roxelana ( 1502-1558).
La prima è stata indubbiamente nella prima parte della sua vita una donna violenta e feroce in quanto, rimasta vedova, difese ad oltranza e col sangue il trono per preservarlo al giovane figlio Svjatoslav. Si convertì poi al Cristianesimo e alla sua morte fu riconosciuta Santa. Una delle tante donne riconosciute dalla Chiesa.
Nata la seconda a Rohatyn vicino Leopoli, rapita da mercanti tatari di Crimea, Aleksandra Anastazja Lisowska, conosciuta semplicemente come Roxelana, fu venduta al sultano dell’impero ottomano Sulimano e divenne la favorita del suo harem. Tanta fu la sua influenza sul sultano che ne divenne moglie, cosa insolita ai quei tempi e durante le assenze di Sulimano la corte rimaneva sotto il suo potere. Ma usò il suo potere anche al fine di portare avanti diversi progetti come la costruzione di nuovi quartieri e di diversi ospedali.
Roxelana fu una delle donne più istruite e colte del tempo: quindi la dimostrazione di una donna che riuscì, riscattandosi dalla schiavitù, con la sua intelligenza e tempra a conservare un ruolo importante nel periodo storico del suo tempo.
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